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mercoledì 4 aprile 2012

Dunque...

Ci sono quasi, sto per terminare le matite del mio ennesimo albo di Diabolik. Le ultime sono sempre le più dure, come gli ultimi metri di una maratona o gli ultimi giorni di scuola. Poi è primavera e il cazzeggio è in agguato.

Finito Diabolik, mi aspettano un paio di sceneggiature, forse qualcuna di più, è da vedere.


Una è quasi terminata e avrà una diffusione particolare, l'altra dovrebbe essere una strana cosa scritta a quattro mani con Massimiliano Guadagni collaboratore della RW, la casa editrice che in Italia pubblica la DC. La loro sede è a Firenze e proprio stamattina sono passato a salutare Lorenzo, Massi, Pierpaolo e Alessio, armato di un vassoio di bignolini.
A Firenze manca da troppo tempo un editore di fumetti. C'è una prestigiosa Scuola Internazionale di Comics, ma sapere che il cavaliere Oscuro ha la sua Bat caverna da queste parti mi fa sentire un po' più figo.
Che Nerbini ci protegga.

Da quattro mesi sono editor Star Comics. Abbiamo già annunciato i progetti futuri con "Davvero", "Suore Ninja", "I Varano" e lo speciale del "Dr. Morgue", mentre "LAW" sta per arrivare in edicola a metà aprile.
Le decisioni sulle serie prossime venture sono congelate almeno fino al gennaio 2013.
Sappiatelo.
In questi mesi ci è stato proposto di tutto: fotoromanzi narranti le gesta di una cover band (neppure l'originale, la cover), fumetti con sfondi fotografici, idee per serie che altro non erano che racconti senza né capo né coda, e che qualche volta neppure avevano indicato l'autore.
Mi sono letto tutto e ho risposto a tutti. Almeno spero.


Resta il dispiacere di non poter dare spazio ai più validi, ma il mercato è ridotto al lumicino. La crisi sventra portafogli sembra aver toccato anche il fumettomondo.

Cerco soluzioni, sia narrative che promozionali, ma non è affatto facile. E allora mi torna in mente una storia raccontatami dal direttore dell'Astorina. Quando uscì il primo numero di Diabolik, per promuovere il loro Re del Terrore, le lungimiranti sorelle Giussani, fecero il giro delle edicole milanesi armate di una bottiglia di buon vino in omaggio in cambio di una migliore esposizione del prodotto.
A volte, i sistemi più semplici sono i più efficaci.

9 commenti:

  1. In bocca al lupo per il nuovo Diabolik e gli altri due progetti.

    E per le suore spero di non deluderti :)

    CIAO!!!

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  2. In bocca al lupo, amore! <3
    (Evviva Snoopy! :D)
    Marisa

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  3. Uhm.. io una piccola idea l'avrei (ma posso anche dire benissimo una cavolata).

    La crisi tocca il portafoglio. Ok. E allora perchè non seguire la strada di Davvero?

    Paola Barbato non aveva soldi per lanciarsi subito nei fumetti da edicola/fumetteria.

    Si prende la storia che si vuole raccontare, la si mette su un sito con una buona grafica intuitiva e la si pubblica gratis in modo che alle persone venga data l'opportunità di vagliare il prodotto (o si pubblicano vari pezzi di storia)

    Scegli te

    Se poi ci si riesce a creare un pubblico allora si può pensare di fare il debutto su carta...o di rimanere sul web.

    Ora forse ho detto una cavolata o forse no. Il progetto DAVVERO com'è che ha fatto parlare di sè? Venendo pubblicato sul web gratuitamente...insomma secondo me bisognerebbe promuovere di più i fumetti sfruttando quest'aspetto dando la possibilità alla persona di vagliare il materiale prima di acquistarlo

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    Risposte
    1. >La crisi tocca il portafoglio. Ok. E allora perchè non seguire la strada di Davvero?
      Si prende la storia che si vuole raccontare, la si mette su un sito con una buona grafica intuitiva e la si pubblica gratis in modo che alle persone venga data l'opportunità di vagliare il prodotto (o si pubblicano vari pezzi di storia)
      Se poi ci si riesce a creare un pubblico allora si può pensare di fare il debutto su carta...o di rimanere sul web.


      Ok. Rispondi a questa semplice domanda: il disegnatore che pubblica in rete, da chi viene pagato? Lo sai che per fare una tavola a fumetti serve, minimo, una giornata di lavoro?
      Quindi, per questo, le storie de "L'Insonne" che pubblichiamo su Verticalismi.it sono brevi.
      Per questo, Paola, ha scelto il format delle 6 tavole per puntata.
      Non si può impegnare a lungo un autore senza retribuirlo.

      >Ora forse ho detto una cavolata o forse no. Il progetto DAVVERO com'è che ha fatto parlare di sè?


      In tutta onestà, non è il solo e non è il primo fumetto che viene pubblicato con regolarità in rete... ci sono "Rusty-dogs", "Zerocalcare", "Harpun" e "Agenzia incantesimi".
      In generale credo che la rete sia un ottimo mezzo per farsi notare, ma soprattuto dagli editori.

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  4. "La crisi sventra portafogli sembra aver toccato anche il fumettomondo.

    Cerco soluzioni, sia narrative che promozionali, ma non è affatto facile"

    Pensa al successo di Paola Barbato DAVVERO. Un progetto considerato un'assurdità da molti ha ottenuto un grande riscontro perchè Paola ATTRAVERSO IL WEB ha potuto far vedere la validità del suo progetto.

    Io, salvo certi casi, non compro a babbo. Mi documento sul web.

    Il fumetto delle ERINNI non l'avrei mai preso ma vedendo on-line un piccolo trailer hai colto nel segno. A Giugno (se non erro) forse prenderò DEI di Emanuele Tenderini perchè il VIDEO-TRAILER mi ha incuriosito.

    Insomma, prova(te?) a creare uno spazio web molto accattivante e con una navigazione intuitiva e a mettere on-line dei progetti.

    Non dico che si spalancherebbero le porte del successo ma si potrebbe iniziare a costruire una piccola comunità di appassionati

    Io, dato che di soldi non ce ne sono tanti e i fumetto-cacca sono numerosi, cerco sempre di documentarmi e i trailer on-line possono convincermi.

    Cosa ne pensi?


    (ps: il primo commento postato è sparito dopo il login, il secondo è andato perso perchè ho chiuso la finestra accidentalmente)

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  5. Una piccola domanda: ma dato che Diabolik vive a Clerville /Ghenf (di solito) perchè i ricchi, malavitosi ecc... si ostinano a passare da quelle parti?

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  6. Quando tornate a trovarci? Tu e i bignolini, intendo...

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  7. Presto. Però mi sono reso conto che una vaschetta piccola non può bastare...

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